La produzione dell’Olio di Argan: un processo artigianale e sostenibile
Un tempo confinata a villaggi remoti del Marocco, la produzione dell’olio di Argan era destinata all’uso locale, con poca diffusione internazionale.
Oggi, grazie al lavoro delle cooperative di donne berbere, questa preziosa tradizione si è trasformata in una filiera globale che unisce artigianalità e innovazione.
L’olio di Argan è oggi utilizzato sia nella cosmesi di lusso che nella cucina tradizionale marocchina, ma il cuore del processo resta lo stesso: rispetto, manualità e cura.
Per ottenere il massimo dai frutti, si adottano due tecniche di produzione in base all’uso finale:
- Per l’olio alimentare, i semi vengono tostati, acquisendo un gusto intenso e aromatico.
- Per Arganì, invece, i semi non vengono tostati, così da mantenere intatte le proprietà nutritive e benefiche per pelle e capelli.

Dalla spremitura alla sostenibilità
Il processo di estrazione dell’olio avviene attraverso una macchina che macina e pressa i semi di Argan in modo delicato e controllato.
Da questa operazione nascono due elementi: l’olio prezioso e un sottoprodotto solido, che viene riutilizzato come mangime naturale per gli animali.
Questo approccio a scarto zero rende l’intera filiera estremamente efficiente e sostenibile, trasformando ogni parte del frutto in valore.
Con Arganì, ogni goccia racchiude non solo benefici per la pelle, ma anche un profondo rispetto per l’ambiente.
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Ogni goccia preziosa merita un packaging sostenibile e certificato
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